Lo so, è da un po' che non scrivo, immensamente perdono!! Ci sono cosi' tante cose da fare, gli esami si avvicinano (cavolo, manca solo un mese!!! Ma perché qui gli esami sono a dicembre, all'ultima lezione di corso?!) ed è dura tenere alto il ritmo festaiolo... ma mi impegno ;-))) !!
Sabato arrivano Luca e Silvia, non vedo l'ora!! Non oso immaginare come diventerà il buco della mia stanza, sovrappopolamento totale!! Ma insomma, con il sacco a pelo dovrebbe andare!! E mi tranquillizzo a sentire che Federico, un Italiano di Recanati in Erasmus qui, ne ha invitati 9 e non sa ancora dove li metterà!! Per domenica c'è un programma culturale super chic: andiamo alla Comedie française a vedere il Cid, opera teatrale di Corneille che sto leggendo ora (mi fa sentire molto intellettuale dire questa cosa!!)
Con Mani sono andata a vedere un film in francese che si chiama Prestige, molto interessante, mi ha tenuto sveglia, non facilissimo da seguire (soprattutto in francese) a causa dei vari flash back, dei trucchi di magia, dei travestimenti e dei doppi: merita.
Oggi altro colloquio per trovare uno stage, ormai l'ennesimo, diciamo che sono diventata una super esperta di "entretiens" ormai!! Pero' sono fiduciosa, ho avuto una buona sensazione per questo!! Ma dico sempre cosi', mal che vada se no mi sono fatta un giretto turistico a Parigi che non è mai male!!
21 novembre 2006
15 novembre 2006
BAGUEPI
07 novembre 2006
Foto di famiglia
Parents e Pesco alla scoperta di Parigi
Ehi!! Eccomi qua!! Lo so, è da un po' che non scrivo, ma ci sono state veramente troppe cose da fare!! E quella volta che riuscivo a mettermi, no che il server non mi postava quello che scrivevo!! E allora chiudi tutto e amen!! Ora spero di aver ritrovato un equilibrio nella relazione tra me e il computer, e soprattutto spero che stavolta pubblichi!!
Da dove cominciare?! Innanzitutto i parents e il Pesco sono venuti a trovarmi!!! Sono stata proprio contenta di vederli, anche se è stata dura!!! E' stato super a Charles De Gaulle, mentre li aspettavo che uscissero con i bagagli, sentire parlare dialetto veneto (il volo veniva da Verona) cosi':"Cio', dove nemo 'deso?"
Avevo preparato per la famigliola al completo un super piano d'attacco per l'esplorazione di Parigi in quattro giorni, con ritmi iper serrati e gambe che sarebbero diventate gelatina! Non abbiamo fatto proprio tutto, ma sono comunque fiera di come li ho fatti marciare nonostante la bassa considerazione e il poco rispetto di me in quanto guida! Non capisco, i cinesi/giapponesi o simili seguono l'ombrellino o la bandierina colorata come se fosse un totem, in una sacra processione, nessuno si sognerebbe di andare altrove, di fermarsi a guardare qualcos'altro o di controllare se dove li sta portando è giusto oppure no. Ma perché allora a me non succedeva cosi'?! E bisognava ogni due minuti fare la conta "1,2,3 e 4, bon ci siamo tutti andiamo!" o controllare che nel metro qualcuno indisciplinatamente non facesse di testa sua o che il papà non si perdesse all'Auchan isolandosi dal resto del gruppo nel reparto dei vini mentre obbligava gli altri a tornare dalla parte del pane "ché 'na baguette non xe sufficiente, bisogna torghene do"!!! Per non parlare poi del Pesco la cui preoccupazione principale riguardava lo stomaco e come riempirlo, e quando era riempito bisognava cominciare a pensare a come si sarebbe potuto riempite in seguito!! E dimenticavo, che sempre per il Pesco a Parigi non era importante vedere i monumenti bensi' fare la foto con essi per dimostrare solamente "io c'ero"! Pesco, sei peggio dei Cinesi!!
A parte tutto pero' è stato divertente, mi hanno fatto tribolare ma alla fine li ho addomesticati, l'ultimo giorno se la sarebbero potuta cavare senza di me e girare in metro (quasi) da soli! Abbiamo passato un bel week end e anche le piccole scaramucce ti fanno capire che l'aria di casa non cambia mai! E questo, per quanto un po' frustrante sul momento, è anche molto rassicurante! Ah, e poi mi hanno portato un sacco di regali!! Basti pensare che su tre valigie una era per me e nascondeva una piccola dispensa di cibo italiano, perché ovviamente Parigi è l'Africa e non ha supermercati!!! Comunque buonissimo, soprattutto i maxi pezzettoni di grana, gnam!!
Dimenticavo!! C'è stato anche l'incontro con la famiglia di Mani!! Sono sopravvissuta, questo è l'importante, e non ce la siamo cavata neanche cosi' male, pensavo peggio! A parte il mio lavoro continuo di interprete (perché inglese masticato poco, francese proprio per niente!!), i parents sono riusciti a comunicare in qualche modo: gesti, parole in inglese inventate o a cui cambiare la finale in "escion"! E poi ogni tanto anche un po' di fortuna non guasta: al ristorante la cameriera era Siciliana!
Terribile era quando tutti si coalizzavano contro di me, o meglio quando i genitori di Mani mi facevano i complimenti del tipo "Irene est vraiment gentille", la mamma rispondeva "No no, è solo quello che appare" e il papà la sosteneva!! Oppure il papà di Mani le ha detto che io e lei ci assomigliamo molto e lei se ne è uscita con la battuta: "Eh, madre sempre certa, padre mai!". O ancora, la nonna ha chiesto se sentono la mia mancanza e loro tutti convinti hanno risposto che almeno c'è un po' di pace in casa!!! Non è possibile!! E Mani che mi abbandonava ogni volta e mi toccava tradurre queste cose (che a volte ho prontamente censurato)!!!
Un bacio e alla prossima!!!
Famiglia, siete forti! Vi voglio bene, un abbraccio!!
PIIIIIIIII
Da dove cominciare?! Innanzitutto i parents e il Pesco sono venuti a trovarmi!!! Sono stata proprio contenta di vederli, anche se è stata dura!!! E' stato super a Charles De Gaulle, mentre li aspettavo che uscissero con i bagagli, sentire parlare dialetto veneto (il volo veniva da Verona) cosi':"Cio', dove nemo 'deso?"
Avevo preparato per la famigliola al completo un super piano d'attacco per l'esplorazione di Parigi in quattro giorni, con ritmi iper serrati e gambe che sarebbero diventate gelatina! Non abbiamo fatto proprio tutto, ma sono comunque fiera di come li ho fatti marciare nonostante la bassa considerazione e il poco rispetto di me in quanto guida! Non capisco, i cinesi/giapponesi o simili seguono l'ombrellino o la bandierina colorata come se fosse un totem, in una sacra processione, nessuno si sognerebbe di andare altrove, di fermarsi a guardare qualcos'altro o di controllare se dove li sta portando è giusto oppure no. Ma perché allora a me non succedeva cosi'?! E bisognava ogni due minuti fare la conta "1,2,3 e 4, bon ci siamo tutti andiamo!" o controllare che nel metro qualcuno indisciplinatamente non facesse di testa sua o che il papà non si perdesse all'Auchan isolandosi dal resto del gruppo nel reparto dei vini mentre obbligava gli altri a tornare dalla parte del pane "ché 'na baguette non xe sufficiente, bisogna torghene do"!!! Per non parlare poi del Pesco la cui preoccupazione principale riguardava lo stomaco e come riempirlo, e quando era riempito bisognava cominciare a pensare a come si sarebbe potuto riempite in seguito!! E dimenticavo, che sempre per il Pesco a Parigi non era importante vedere i monumenti bensi' fare la foto con essi per dimostrare solamente "io c'ero"! Pesco, sei peggio dei Cinesi!!
A parte tutto pero' è stato divertente, mi hanno fatto tribolare ma alla fine li ho addomesticati, l'ultimo giorno se la sarebbero potuta cavare senza di me e girare in metro (quasi) da soli! Abbiamo passato un bel week end e anche le piccole scaramucce ti fanno capire che l'aria di casa non cambia mai! E questo, per quanto un po' frustrante sul momento, è anche molto rassicurante! Ah, e poi mi hanno portato un sacco di regali!! Basti pensare che su tre valigie una era per me e nascondeva una piccola dispensa di cibo italiano, perché ovviamente Parigi è l'Africa e non ha supermercati!!! Comunque buonissimo, soprattutto i maxi pezzettoni di grana, gnam!!
Dimenticavo!! C'è stato anche l'incontro con la famiglia di Mani!! Sono sopravvissuta, questo è l'importante, e non ce la siamo cavata neanche cosi' male, pensavo peggio! A parte il mio lavoro continuo di interprete (perché inglese masticato poco, francese proprio per niente!!), i parents sono riusciti a comunicare in qualche modo: gesti, parole in inglese inventate o a cui cambiare la finale in "escion"! E poi ogni tanto anche un po' di fortuna non guasta: al ristorante la cameriera era Siciliana!
Terribile era quando tutti si coalizzavano contro di me, o meglio quando i genitori di Mani mi facevano i complimenti del tipo "Irene est vraiment gentille", la mamma rispondeva "No no, è solo quello che appare" e il papà la sosteneva!! Oppure il papà di Mani le ha detto che io e lei ci assomigliamo molto e lei se ne è uscita con la battuta: "Eh, madre sempre certa, padre mai!". O ancora, la nonna ha chiesto se sentono la mia mancanza e loro tutti convinti hanno risposto che almeno c'è un po' di pace in casa!!! Non è possibile!! E Mani che mi abbandonava ogni volta e mi toccava tradurre queste cose (che a volte ho prontamente censurato)!!!
Un bacio e alla prossima!!!
Famiglia, siete forti! Vi voglio bene, un abbraccio!!
PIIIIIIIII
01 novembre 2006
La Madonna di Guadalupe
Il pensiero di oggi va ad Adriana, collega comunicatrice dell'università di Padova, e al prof. Guizzardi. Come la cara Adri puo' ben immaginare, la ragione scatenante di questa dedica è dovuta a cio' che più la accomuna a questo prof, ossia la MADONNA DI GUADALUPE!!!!!! Come dimenticarsi di quelle "interessantissime" e "utilissime" lezioni di sociologia dei processi culturali, vero?! Ebbene, nessuno ci potrebbe credere ma la profonda conoscenza sulla Virgen de Guadalupe messicana, ormai quasi diventata nostra amica, si è rivelata incredibilemente utile, e non solo perché, citandola all'orale, abbiamo preso un bel voto!!!! Devo ammettere che ho proprio stupito Omar, un ragazzo messicano che vive alla residenza, quando ha sentito che sapevo cos'era la Virgen de Guadalupe (anche se quasi non sapevo come si chiama la capitale del Messico, in geografia sono una frana,mmmhh, e ignoravo anche che nel sud del suo paese ci fossero problemi politici tipo una semi rivoluzione da quello che ho capito). L'ho lasciato proprio a bocca aperta quando per di più gli ho sciorinato tutta la pappardella del mantello verde o blu o forse sia verde che blu insieme e che cio' rappresenta le due anime del paese: un colore sta per la messicanità-indios e l'altro per la messicanità-cattolica. (Ah, lui non la sapeva proprio 'sta storia, che anzi l'ha lasciato un po' cosi'!! Adri, che sia vera o ci siamo sorbite una palla per tre settimane di fila?!)
Insomma, come dire che tutto fa brodo, niente va buttato e anche cio' che impariamo e a volte ci sembra veramente una perdita di tempo puo' tornare utile nella vita!!! Penso positivo...
Insomma, come dire che tutto fa brodo, niente va buttato e anche cio' che impariamo e a volte ci sembra veramente una perdita di tempo puo' tornare utile nella vita!!! Penso positivo...
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