11 settembre 2006

Il controstereotipico

E' giunta l'ora di parlare dell'unica vera nuova conoscenza che ho fatto qui, Bruno, il Napoletano più controstereotipico che esista! Prima cosa, è alto e magro magro, esattamente il contrario di come mi sono sempre figurata io i napoletani, ossia con la panza da quanto bene mangiano, o per lo meno è l'opposto dei Napoletani di O Sole mio, la pizzeria del quartiere dove abito...
Altra cosa, non mi ha ancora lodato il cibo, nè la pasta né la pizza di Napoli e non l'ho ancora sentito dire la frase "Eh, perché come si mengia a Napule..." né tanto meno parlare di come e cosa gli cucina sua mamma!!! Ancora più sconcertante mangia Kebap perché non ha ancora avuto voglia di mettersi a cucinare seriamente!! Adora il Nord e la montagna, dice di essere un tipo meditativo e di non amare troppo il casino. Insomma non ha quel forte senso di "Napolitanità" che spesso si avverte in chi è cosi' fiero della propria origine, anzi lui ha viaggiato un sacco, parla tre lingue, vorrebbe vivere in un paese multiculturale e la sua città-modello è Londra!!!
Grazie mille, Bruno, perché mi hai ricordato che non devo pensare per stereotipi e che i casi particolari sono sempre più variegati e sfumati delle generalizzazioni! Chissà che quest'avventura francese non mi porti a conoscere meglio me stessa, a cambiare il mio modo di vedere le cose e a capire un po' meglio il mio paese, fuori dai soliti stereotipi... Tenendo presente la regola di "Coinvolgimento e distacco" di M. Sclavi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

w i terronacci insomma!!!!!!!......ma baffanculoooooooooo!!!!!!!!!
cmq l'importante è ke facciano la pizza buona!!!!!1
ki a pizz bona vo manjà....o'tiemp giust'a da 'spettà!!!!!!!!!

siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Irene ha detto...

Pesco, pensi sempre a magnà!