13 settembre 2006

La chapelure. Ovvero le avventure au supermarché

Tra i vari obblighi di uno studente Erasmus c'è anche quello incombente di riempire il proprio stomaco, guarda te! Dopo una settimana pero' la solita pasta con il tonno comincia a diventare un tantino noiosa e, spinta da cio', decido di prepararmi delle bistecche impanate. Dunque, cosa serve? Bè, per primo le bistecche, trovate e messe nel carrello, poi un uovo, ce l'ho già a casa, infine il pangrattato: e qui inizia l'avventura di stamane della PiccolaPi.
Bisogna sapere che non è cosi' facile trovare il pangrattato in Francia, soprattutto quando non se ne conosce il nome. Comunque, nel modo più tranquillo e sicuro di me mi appresto a cercare negli scaffali che mi sembrano più ovvi come ho sempre fatto; vado vicino ai craker, alla farina, torno poi indietro allo scaffale del pane... guarda che ti riguarda e ancora niente... possibile che in Francia non esista il pangrattato?!
Mi decido a chiedere alla commessa del reparto panificati e dolci "Excuse-moi, où est-ce que peux trouver du pain en poudre?". "Pane in polvere" mi sembrava un'ottima traduzione per pangrattato, veramente logica, chiara e efficace. La donna, pero', mi vuole rifilare della farina o un preparato per dolci, non so. Più impanicata di me chiama due colleghe in aiuto. "Je cherche du pain très fin, en poudre, c'est comme en pain schschtscht ou grattgrattgratt", il tutto accompagnato da miei folli atti, quasi gesti osceni in luogo pubblico, per mimare la "grattatura del pane". Ancora niente, mi sento sempre più frustrata e loro sempre più spaventate e desiderose di aiutarmi ma impotenti. Ormai attorno a me e alla mia mimica si è creato un folto gruppetto, circa 4 o 5 persone. Sconcertata cerco di far capire cosa voglio preparare: "Je veux préparer de la viande" (e la mostro) "avec un oeuf e du pain". Una commessa di quelle giunte in aiuto si illumina e mi fa illuminare per un istante, credo abbia la soluzione, va a cercare qualcosa e se ne torna porgendomi del pane per hamburger: NOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!
Sconfortata decido che la carne non la mangero' impanata... Nonostante tutto continuo nella mia recita grattgratt e grattuggiamento con le mani e aggiungo "comme gratinée...". Una cliente che aveva assistito a tutta la farsa interviene e pronuncia la parola "chapelure". Tutte si guardano, mi guardano e ripetono più volte "chapelure" in modo interrogativo ma anche convincente fanno "C'est suremente de la chapelure qu'elle veut...". A me questo nome non dice proprio niente, anzi mi suona un po' da cappello, capelli, pelo, pelosità, poco ispirante per essere del pangrattato! Ad ogni modo mi lascio convincere e vado alla corsia indicatami. Finalmente trovo l'agognata chapelure!!!! E ha proprio l'aria da pane grattuggiato! Ma ora sorge la questione, da quando in qua il pangrattato si trova vicino al sale, alla minestre in busta, al dado e alle spezie!?
Comunque tutto è bene quel che finisce bene!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

grandissima la parte in cui racconti della mimica del pan grattato!!!!.....mi sn fatto 4 risate immaginandomi la situazione.....ahahahahahhaah!!!!!!!
cmq vedo ke ti diverti...in 1 modo o nell'altro un sistema x passare il tempo in periodo di cazzeggio si trova sempre!!!!!....ma scusa 1 cosa....andare a 1 mensa studenti no eh!?!?!?

Anonimo ha detto...

Sei in gamba a mantenere sempre vivo il blog! Ci fai sentire lì vicino oltre che farci divertire, il tuo modo di scrivere è davvero spassoso.

Ciao un bacione mamy

Anonimo ha detto...

continuo a ridere in ufficio immaginandomi la tua faccia...e i tuoi gesti.

haahhahahhaha

ciao

Amer